Portare lo studio dell’artista in uno spazio espositivo significa entrare nella fragilità del gesto che sta alla base di una risultanza visiva fatta di errori e sovrapposizioni.
Dal 7 al 31 marzo, Spazio Musa accoglierà una forma ibrida tra installazione e studio dell’artista Cinzia Trosso, in arte Pcytro, curata da Lucrezia Nardi: i visitatori avranno l’occasione unica di esplorare un nuovo formato espositivo basato sull’esperienza del celato, del processo e del fare. Tele grezze, preparate e non, tubetti di colori e pennelli, tele intelaiate e prive di supporto, graffette e aste lignee di un processo che è, di fatto, in divenire. Così come la vita, a ricordarci che per eseguire un quadro e, poi, suggellarlo in una mostra, gli step precedenti sono tanti, colorati ed entropici: la perfezione dell’imperfezione.
Intimo Manifesto è quindi un format che, con l’appuntamento numero uno di Cinzia Trosso, prende vita: una forma di residenza espansa atta a trasformare gli spazi espositivi in qualcosa d’altro.