Dal 9 febbraio al 29 febbraio Spazio Musa ospiterà la mostra Antologica d’incanto di Barbara Nejrotti a cura di Luigi Mazzardo e Maria Libera Amato, col patrocinio della Regione Piemonte.

Barbara Nejrotti vive e lavora a Torino, dopo anni dedicati alla sperimentazione, nel 2014 trova la propria dimensione espressiva fondendo insieme diverse tecniche, dalla lavorazione del legno al cucito, dalla pittura al taglio. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero, tra le quali nel 2017 al Parlamento Europeo di Bruxelles e nel 2018 alla Chagall House di Tel Aviv. Nel 2020, dopo l’incontro con il maestro Leonardo Mosso, passa definitivamente all’astrazione di matrice spazialista. Attraverso la “tecnica dello spessore” sutura le figure in modo tale che mantengano spessore nella trama delle opere. La sua ricerca, in perfetta ideologia spazialista, ma assolutamente personale e originale, rappresenta un costante tentativo di evasione dalla bidimensionalità della tela. Dalle sue costruzioni geometriche, proiettate fuori dal tempo e dallo spazio, e che si offrono alla vista dello spettatore mai uguali e sempre vincolate alle variazioni percettive e fisiche dovute alla mutevole origine del punto luce, nasce il suo discorso intimistico che vuole dialogare e svelarsi all’anima di chi guarda. La tela viene percepita come gabbia vincolante ed è in ogni tentativo di fuga da essa che l’artista ci offre un ventaglio sinestetico di emozioni e percezioni.